
Sono in libreria i volumi «Fare la verità»: una rilettura di Jacques Derrida, di Andrea Bizzozero, e Fare cose con il pensiero: l’eterna produzione delle idee secondo Duns Scoto, di Ernesto Dezza, Andrea Nannini e Davide Riserbato, pubblicati da Edizioni Antonianum nelle collane Spicilegium e Bibliotheca-Manualia.
L’attività delle Edizioni Antonianum è articolata nella pubblicazione di quattro collane editoriali: Bibliotheca e Bibliotheca - Manualia, che raccolgono opere assimilabili ad atti, manuali e miscellanee gratulatorie; Medioevo, promossa dalla Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani; Spicilegium, dedicata alla ricerche condotte dai docenti della Pontificia Università Antonianum; Studia antoniana, riservata alle migliori dissertazioni dei dottorandi della Pontificia Università Antonianum; e della rivista trimestrale Antonianum, i cui fascicoli compaiono nei mesi di marzo, giugno, settembre e dicembre.
Fare cose con il pensiero: l’eterna produzione delle idee secondo Duns Scoto
È il libreria il volume di Ernesto Dezza, Andrea Nannini e Davide Riserbato Fare cose con il pensiero: l’eterna produzione delle idee secondo Duns Scoto, pubblicato da Edizioni Antonianum nella collana Bibliotheca-Manualia
La proposta di Duns Scoto in merito alle idee divine si muove sul filo del rasoio di due istanze contrapposte: a) subordinare le idee all’essenza divina; b) garantirne comunque la co-eternità all’essenza divina, cosicché non sia possibile ipotizzare un solo istante in cui Dio non sia pienamente sapiente e onnisciente. L’essere intelligibile – essere ridotto ma vero e reale – salvaguarda a sua volta la consistenza delle idee, che non sono un puro nulla ma neanche un ente già dotato di una propria essenza, indipendente dalla mente di Dio.
Il volume contiene la prima traduzione italiana di quattro questioni tratte dai due commenti di Scoto alle Sentenze, Lectura e Ordinatio, ed è impreziosito tanto dai rimandi alle più recenti edizioni critiche disponibili quanto da un dettagliato studio introduttivo che offre una prospettiva globale sulla dottrina del Sottile.
«Fare la verità»: una rilettura di Jacques Derrida
È il libreria il volume di Andrea Bizzozero «Fare la verità»: una rilettura di Jacques Derrida, pubblicato da Edizioni Antonianum nella collana Spicilegium.
Il lavoro nasce da una frase di Agostino di Ippona utilizzata da Jacques Derrida per indicare “qualcosa” della propria pratica filosofica. Quella citazione attira l’attenzione per lo strano rapporto che essa crea tra la verità e il fare. In Agostino quel fare era legato al gesto particolare di scrivere le proprie confessioni davanti a Dio ma non per Dio, bensì per sé e per i fratelli: lo scrivere come un modo per fare verità o per scoprire la verità di sé, per professare la propria verità.
Come la scrittura agostiniana così anche il fare la verità della pratica della decostruzione tende a creare una comunione: con i testi che si leggono e con gli interlocutori che leggono ma anche con i contesti sociali ai quali quei testi si rivolgono. Derrida riconosce la presenza di un “di più” di umanità, di un’eccedenza di socialità che richiede una pratica capace perlomeno di problematizzare tutti quegli approcci che pregiudicano l’a-venire dell’im-possibile.